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world music |
GIUGNO
2005 |
LUGLIO
2005 |
ENGINEERS "S/t" Shoegaze è un genere musicale vissuto tra la fine degli anni ottanta ed i primi anni novanta. Una delle innumerevoli creazioni della stampa inglese nel settore dell'indipendent rock inglese. Shoegaze: nominato così per la tendenza, comune a quasi tutte le bands, di suonare sul palco guardandosi le scarpe durante la performance. L'arte di guardarsi le scarpe. Shoegaze non fu soltanto effetto visivo ma anche puro suono. Il suono della musica era composto da cascate di feeback, droni di chitarra, onde di distorsione. Le voci e le melodie sommerse da questo muro del suono in maniera da risultare indistinguibile dal resto. Pale Saints Lush The Boo Radleys My Bloody Valentine Ride Chapterhouse The Verve The Telescopes Spiritualized Kitchens of Distinction Th' Faith Healers Swervedriver. Se non li avete mai sentiti nominare di sicuro non fate parte della categoria dell'appassionato di musica indie. Indie da indipendent (rock?). Uno dei dischi che non riesco a togliere dal lettore da un paio di settimane è l'omonimo debutto degli Engineers. Echo l'etichetta. Echi evidentissimi di shoegazers nei cinquanta minuti di musica. [ file under: shoegaze ] |
AS ONE "Elegant systems" Kirk DeGiorgio alias As One in un quasi ritorno alle origini. Abbandonate temporaneamente le atmosfere acid downtempo electronic jazz ecco disponibile il suo nuovo album che sembra riportarci alla musica elettronica d'ascolto primi anni novanta. A pezzi come Amalia, Shambala e albums come Celestial soul e Reflections. [ file under: new electronica ] |
BEBEL
GILBERTO "Remixed" Sembra essere diventata una regola per Bebel. All'album di canzoni originali segue l'album di rimissaggi caso come già era successo con il cd Tanto tempo. A rivestire di sonorità danzabili fra gli altri Tom Middleton, Nuspirit Helsinki, Dj Spinna, Telefon Tel Aviv, Thievery Corporation. Edizione limitata ad esaurimento con bonus disc. [ file under: novabossa ] |
D'NELL "The wonder of it all" Novità in casa Barely Breaking Even, per gli aficionados BBE. Esordio per un duo bianco alle prese con l'hip-hop melodico, il funky ed il soul. E l'elettronica. La musica elettronica che incrocia la black music. [ file under: bbe soundz ] |
ROISIN
MURPHY "Ruby blue" Progetto solista per la vocalist dei Moloko. L'album solista sono solitamente l'opportunità per l'artista di dare sfogo alla sperimentazione. Roisin si avvale nel suo album della produzione di Matthew Herbert. [ file under: nu-beat ] |
EDITORS "The back room" Il disco inizia con un pezzo che sembra uscito da uno dei primi albums degli Echo & the Bunnymen. Spruzzatine qua e là di Church (le chitarrine svolazzanti), Blue Nile (il timbro vocale in alcuni pezzi), le consuete influenze Joy Division, Cure e Smiths. Però per il debutto degli Editors vale un po' il discorso fatto con l'esordio dei Maximo Park. Nulla di nuovo ma i pezzi ci sono. [ file under: indie pop ] |
LOUIS
PHILIPPE "The wonder of it all" Il nuovissimo album di uno dei miei miti. [ file under: twilight pop ] |
BRIAN
ENO "Another day on earth" Un musicista produttore collaboratore talent scout che non ha bisogno di presentazioni. Musicista nei Roxy Music e carriera solista con albums quali Before and after science, Nerve net e la serie Music for films. Produttore di U2 tanto per citare il gruppo più famoso. Collaboratore di David Byrne e Jon Hassell. Scopritore e produttore del primo album degli Ultravox! Queste le prime infos che mi vengono in mente. Another day on earth il suo nuovo lavoro quasi interamente cantato. [ file under: ambient hero ] |
QUANTIC SOUL ORCHESTRA "Pushin on" Una delle facce di Will Holland. Sotto il moniker Quantic dedito all'easytronica più classica collocabile vicino ad Air, Bent e Lemon Jelly. Con il moniker esteso dedito ad un grezzo sound funk primi anni settanta. [ file under: nu funky ] |
HANNE
HUKKELBERG "Little things" Niente di nuovo. Niente di nuovo sotto il sole. Non mi dispiacerebbe comunque trovare un disco al mese, facciamo anche ogni due tre, che mi soddisfi anche se non aggiunge nulla di nuovo. Nulla di nuovo. Ah etichetta Leaf. Lei, norvegese. Quasi una anzi due garanzie. Imho. [ file under: intimate pop ] |
KATE
ROGERS "Seconds" Secondo album per Kate, voce ospitata in alcuni albums dell'etichetta inglese Grand Central. Un album acustico e di cover versions. Di classici di The Smiths, Radiohead e Buffalo Springfield a mio parere le più riuscite. [ file under: acoustic ] |
KOSMA
"New aspects" Un Jazzanova member in libera uscita. Seconda fatica per Roskow Kretschmann a nove anni di distanza dal debutto, sempre su Infracom, ed intitolato Universal. Questo nuovo album richiama naturalmente il tipico Jazzanova sound. Se amate i Jazzanova non potete non amare Kosma. Se al contrario il tipico Jazzanova sound vi ha stufato passate oltre. [ file under: nu-beat ] |
SAINT
ETIENNE "Tales from the Turnpike house" I Saint Etienne alle prese con un concept-album. Il diario cronologico della vita quotidiana dei residenti in un condominio immaginario, dalla sveglia mattutina (Sun in the morning) alla fine della giornata (Goodnight). Nella seconda traccia (Milk bottle symphony) introduce i personaggi che troveremo e ritroveremo durante lo svolgersi del disco. Doris Brown, Amy Chan, Gary Stead. Nel panorama prettamente musicale del disco persiste il marchio di fabbrica della premiata ditta Saint Etienne, i consueti e famigliari ritmi sintetici eurodisco-pop. A gorgeous helicopter view of London at morning. [ file under: poppy ] |
MAGIC
NUMBERS "S/t" Ci risiamo. In Inghilterra indovini un brano, in questo caso Hymn for her, e sei già la next big thing. Ora tocca a loro. La foto interna nel booklet non mi può non far pensare ai Mama's & Papa's. Lo storico gruppo di California dreamin' e Monday monday. Doppia coppia (abbondante). L'ascolto dell'album risulta soprendentemente leggero e gradevolissimo nelle numerose armonie vocali. Tredici canzoni di pop disimpegnato, parente stretto del popfolk britannico e in certi momenti del rock soul proprio della west coast. [ file under: pop balsamic ] |
TOM
& JOY "Antigua" I soliti ritmi della boss nova o della novabossa per Tom & Joy. Nulla di nuovo sotto il sole. Anzi qualcosa di nuovo c'è. Il precedente album Partir era uscito a nome Tom & Joyce. Qui si è perso qualcosa per strada. [ file under: novabossa ] |
RALPH
MYERZ "Your new best friends" Disponibile dopo quasi un anno dall'uscita scandinava, il secondo album di Ralph Myerz and the Jack Herren Band. Ralph e compagni, direttamente dalla terra di Royksopp, Kings of Convenience e Bjorn Torske. Ralph obbligato a ripetere il successo del primo album, A special album, che conteneva il capolavoro chillout (come erroneamente si dice) Nikita. Ci riuscirà? [ file under: scandinavian beats ] |
TOSCA
"J.A.C." Ogni volta la solita storia. Ogni volta che uno del duo immette sul mercato un nuovo lavoro si torna a parlare del fantomatico primo album di Kruder+Dorfmeister. Quello in esame il nuovo, il quarto senza contare gli albums di remixes, disco di Dorfmeister a nome Tosca. [ file under: downtempo ] |
OFFLAGA
DISCO PAX "Socialismo tascabile" OfflagaDiscoPax collettivo emiliano. Racconti di vita a volte quotidiana. Alla stregua di post in blog e se non sapete cosa sia un blog fiondatevi a leggere in questa stessa pagina la sua definizione. Racconti parlati e/o recitati avvolti in una cornice sonora che non ha nulla da invidiare a certe produzioni elettroniche inglesi e/o post-rock americane. Kappler. Cinnamon. Tatranky. Robespierre. DeFonseca. [ file under: blog poetry ] |
SVEN
VAN HEES "Synaesthesia" Sven Van Hees nasce musicalmente nel periodo del boom elettronico techno trance anni novanta. Lo ricordo accostato a deejays-musicisti quali CJ Bolland e Jaydee. Lounge exotica e downtempo invece le influenze presenti negli ultimi suoi albums. [ file under: chill house ] |
ROYKSOPP "The understanding" Omogeneo: che è dello stesso genere, che ha natura uguale. Questo ho pensato giunto al termine del primo ascolto del secondo, attesissimo, album del duo norvegese. A differenza del precedente Melody A.M., al quale si poteva, pur essendo un masterpiece, imputare una evidente discontinuità, qui non ho trovato alcun brano che surclassi il resto del disco. Un brano del calibro di Eple o Poor Leno o Remind me. Tre stelle. [ file under: norske pop ] |