pilole 2005 aprile/maggio

alternative

black music

cinematic

jazz & instrumentals

pop music
world music

THE BOOKS "Lost and safe"
Terzo album per il duo e ancora più canzoni da laptop. Un disco ancora più pop del precedente Lemon of pink. Un disco dove avverto sempre più calante quel senso di liquefazione che avevo trovato nel disco d'esordio Thought for food. Non ci troveremo mica di fronte a dei novelli Simon & Garfunkel della folktronica?
[ file under: folktronica? ]

AUTECHRE
"Untitled"
Amatissimi nei primi dischi, Incunabula, Amber, Tri repetae. Persi un po' di vista da Confield, album del 2001. Definitivamente lasciati a bollire nel pentolone dell'isolazionismo più totale, adesso. Non è più tempo di Autechre, per me.
[ file under: electronic listening music ]

CASBAH73 "Moods and grooves"
Disco sponsorizzato a partire dallo sticker sulla copertina. The new electronic sounds of spain. Sounds like a hit! Nicola Conte. A contemporary and unique blend of funk, disco and jazz, also supported by Richard Dorfmeister and Jazzanova.
[ file under: nu-beat ]

CARIBOU
"The milk of human kindness"
Avevamo lasciato Dan Snaith costretto al cambio del nick musicale per questioni di copyright. Eccolo quindi dover abbandonare la sigla Manitoba, sigla con la quale aveva inciso quello che per me è stato uno dei migliori album di musica elettronica del 2001 Start breaking my heart. Ora diventato Caribou prosegue la marcia iniziata col secondo capitolo Manitoba, Up in flames. Una divertentissima accozzaglia sonora capace di abbracciare quattro decenni di musica.
[ file under: break & beat ]

FIEL GARVIE "Leave me out of this"
Lo scorso mese Adam dei Fiel Garvie mi ha omaggiato di una copia del secondo album del suo gruppo. Il minimo che posso fare è segnalarlo qui. Se nella vostra vita musicale c'è sempre e ancora spazio per il pop chitarristico e malinconico questo cd fa al vostro caso. Atmosfere languide e rilassate, il cantato quasi sussurrato che non può non ricordare il sound di Opal e Mazzy Star. Il gruppo è attualmente in studio per ultimare il terzo album.[ file under: hidden gems ]

BENJAMIN DIAMOND
"Out of myself"
Dimenticate il Benjamin voce portante del brano dance di successo Music sounds better with you a nome Stardust, estate'99. Dimenticate il Benjamin autore del buon disco di deep house francese Strange attitude, estate 2001, influenzato da suoni Daft Punk e Superfunk. Il Benjamin dell'estate 2005 è nemmeno lontano parente di quel Benjamin Diamond. Questo Benjamin parte con l'attacco indie di Mr. Fate, sorprende con la melanconia di Give me the grace, abbraccia il new acoustic movement in She's away.
[ file under: indie french touch]

I AM KLOOT "Gods and monsters"
Il singolo apripista Over my shoulder, l'iniziale rockeggiante No direction home, l'amara title track, la pianistica Avenue of hope, i picchi del terzo album del trio inglese I am Kloot. P.s.: attenzione, anche in edizione limitata con bonus dvd con live tracks e tre videos.
[ file under: autumn leaves ]

DIRTY PROJECTORS
"The getty address"
Ho paura che a parole avrei difficoltà a scrivere due righe su questo album. Di sicuro non rientra musicalmente in alcuna categoria. O meglio rientra in talmente tante che l'unica cosa che mi sento di fare e dire, ascoltatelo. Mica pretendo vi piaccia, di sicuro questa ora di musica è totalmente inedita. In tutti i sensi.
[ file under: prog post-rock ]

IVY "In the clear"
E-card (cartolina elettronica) di presentazione dell'album con alcuni samples, disponibile nel sito dell'etichetta Nettwerk. Quarto album se si esclude il cd di sole cover versions Guest room. Dieci canzoni composte ed interpretate da Dominique Durand, Andy Chase e Adam Schlesinger (già vocalist del gruppo power pop Fountains of Wayne). Una botta di solare alternative pop.
[ file under: perfect pop ]

IDA "Heart like a river"
Indie folk pop band attiva al 1992 e giunta ora al nono album. Undici nuove canzoni. Mine la mia preferita. Ida file under: Galaxie 500, Low, Beekeeper, Mojave 3, Mazzy Star, Codeine e la lista potrebbe continuare ancora.
[ file under: alternative rock ]

JAGA JAZZIST "What we must"
Da più parti indicato come disco a nome unicamente del gruppo Jaga, a specificare ancora di più che la matrice jazz stavolta è meno importante. Una equazione definisce sinteticamente il contenuto di questo album.
TNT : Tortoise = What we must : Jaga.
[ file under: prog post-rock ]

MAXIMO PARK
"A certain trigger"
Next big thing. I nuovi Franz Ferdinand di Take me out? Una versione moderna degli Stranglers di No more heroes? I Roxy Music di Virginia plain? Gli Smiths di This charming man? A piccole dosi questo ho sentito nel disco d'esordio dei Maximo Park licenziato dalla sempre meno anzi praticamente per niente elettronica Warp records. Però c'è un ma. A differenza degli album d'esordio delle recenti next big thing della stampa inglese e di conseguenza di casa nostra, Franz Ferdinand e Bloc party, qui sono riuscito ad arrivare alla fine. Un motivo ci sarà.[ file under: indie sounds ]

NEW ORDER "Waiting for the sirens' call"
C'era una volta un grande gruppo post-punk inglese chiamato Joy Division. Un gruppo in procinto di conquistare il mercato discografico americano se non fosse sopraggiunto il suicido del cantante, Ian Curtis. Il Nuovo Ordine risorse dalle ceneri del gruppo. Otto albums in quasi venticinque anni di onorata carriera. Un disco atteso dai fans, quest'ultimo, Aspettando il canto delle sirene. Dimenticate i New Order all'avanguardia della musica inglese. Dimenticate le sorprese, in questo disco ci sono soltanto (soltanto?) undici canzoni pop. Prendere o lasciare. Di più non posso. My favourite band ever, dopo i Joy Division. Nel 2005 Barney, Steven, Peter ancora a cavalcare la cresta dell'onda. [ file under: form and substance ]

POPULOUS
"Queue for love"
Secondo album per l'italianissimo Populous disponibile da pochi giorni. E ancora le stesse sonorità glitch-hop che avevano caratterizzato Quipo, l'esordio datato 2002 del ventitreenne leccese Andrea Mangia. Dodici nuovissime tracce, tre delle quali con ospiti speciali alle voci le voci di Giardini di Mirò, Studio Davoli e Clouddead. Un beat ritmico compatto e multiforme. Un disco perfetto per gli amanti del Boards of Canada sound.
[ file under: morr music ]

OUT HUD "Let us never speak of it again"
Se partite dalla traccia numero nove, quella dall'emblematico titolo Dear Mr. Bush there are over 100 words for shit and only 1 for music fuck you Out Hud, probabilmente vi sembrerà di aver inserito nel lettore cd il disco dei !!! (Chk Chk Chk). Nulla di strano, il collettivo Out Hud è un ibrido di membri di !!! e Lcd Soundsystem. Mutant disco. [ file under: chik chik chik ]

TAHITI 80 "Fosbury"
When I look into your eyes I see a yellow butterfly. Questo era il ritornello killer del singolo Yellow butterfly dal primo album del quartetto francese, Puzzle. Your eyes are like an open book, one can tell everything from the way you look. Questo lo zuccheroso refrain da Open book una della canzoni contenute nel secondo album Wallpaper for the soul. A leggere queste poche righe non si può negare che i Tahiti 80 manchino di dolcificare la loro musica. E continuare a banalizzare i titoli delle canzoni (cfr.: Something about you girl, Your love shines, Paradise). Scherzi a parte, il loro nuovo album può benissimo fungere da sottofondo per un aperitivo o essere ideale compagno di viaggio in auto. Perchè, e specialmente d'estate, si può aver bisogno di un dischetto spensierato e sbarazzino. E questo lo è senz'altro.
[ file under: poppy french touch ]

ARCHER PREWITT "Wilderness"
Non hai bisogno di un album pieno di musica quando, per un intero pomeriggio, vorresti ascoltare solo gli ultimi due minuti scarsi del terzo brano e i sei e mezzo della traccia numero otto, Cheap rhyme, da Wilderness, l'ulltimo disco di Archer Prewitt. Un disco uscito quasi in contemporanea con il nuovo lavoro di Sam Prekop Who's your professor?. Sia Archer che Sam sono ex componenti dell'ormai sciolto supergruppo post-rock di Chicago, The Sea and Cake.
[ file under: deep forest ]

MASHA QRELLA "Unsolved remained"
Tastierista nei Mina, gruppo teutonico dedito ad una elettro-synth pop figlia di sonorità primissimi Cure. Chitarrista e bassista nei Contriva, sempre teutonici dediti invece al rock alternativo. Masha che sente la necessità di uscire dai territori perlopiù strumentali dei gruppi madre. Masha canta, anche. Masha che però il meglio di sè lo darà al terzo tentativo. Ne sono certo.
[ file under: morr music ]

APRILE 2005	MAGGIO 2005
THE BOOKS "Lost and safe" Terzo album per il duo e ancora più canzoni da laptop. Un disco ancora più pop del precedente Lemon of pink. Un disco dove avverto sempre più calante quel senso di liquefazione che avevo trovato nel disco d'esordio Thought for food. Non ci troveremo mica di fronte a dei novelli Simon & Garfunkel della folktronica? [ file under: folktronica? ]	AUTECHRE "Untitled" Amatissimi nei primi dischi, Incunabula, Amber, Tri repetae. Persi un po' di vista da Confield, album del 2001. Definitivamente lasciati a bollire nel pentolone dell'isolazionismo più totale, adesso. Non è più tempo di Autechre, per me. [ file under: electronic listening music ]
CASBAH73 "Moods and grooves" Disco sponsorizzato a partire dallo sticker sulla copertina. The new electronic sounds of spain. Sounds like a hit! Nicola Conte. A contemporary and unique blend of funk, disco and jazz, also supported by Richard Dorfmeister and Jazzanova. [ file under: nu-beat ]	CARIBOU "The milk of human kindness" Avevamo lasciato Dan Snaith costretto al cambio del nick musicale per questioni di copyright. Eccolo quindi dover abbandonare la sigla Manitoba, sigla con la quale aveva inciso quello che per me è stato uno dei migliori album di musica elettronica del 2001 Start breaking my heart. Ora diventato Caribou prosegue la marcia iniziata col secondo capitolo Manitoba, Up in flames. Una divertentissima accozzaglia sonora capace di abbracciare quattro decenni di musica. [ file under: break & beat ]
FIEL GARVIE "Leave me out of this" Lo scorso mese Adam dei Fiel Garvie mi ha omaggiato di una copia del secondo album del suo gruppo. Il minimo che posso fare è segnalarlo qui. Se nella vostra vita musicale c'è sempre e ancora spazio per il pop chitarristico e malinconico questo cd fa al vostro caso. Atmosfere languide e rilassate, il cantato quasi sussurrato che non può non ricordare il sound di Opal e Mazzy Star. Il gruppo è attualmente in studio per ultimare il terzo album.[ file under: hidden gems ]	BENJAMIN DIAMOND "Out of myself" Dimenticate il Benjamin voce portante del brano dance di successo Music sounds better with you a nome Stardust, estate'99. Dimenticate il Benjamin autore del buon disco di deep house francese Strange attitude, estate 2001, influenzato da suoni Daft Punk e Superfunk. Il Benjamin dell'estate 2005 è nemmeno lontano parente di quel Benjamin Diamond. Questo Benjamin parte con l'attacco indie di Mr. Fate, sorprende con la melanconia di Give me the grace, abbraccia il new acoustic movement in She's away. [ file under: indie french touch]
I AM KLOOT "Gods and monsters" Il singolo apripista Over my shoulder, l'iniziale rockeggiante No direction home, l'amara title track, la pianistica Avenue of hope, i picchi del terzo album del trio inglese I am Kloot. P.s.: attenzione, anche in edizione limitata con bonus dvd con live tracks e tre videos. [ file under: autumn leaves ]	DIRTY PROJECTORS "The getty address" Ho paura che a parole avrei difficoltà a scrivere due righe su questo album. Di sicuro non rientra musicalmente in alcuna categoria. O meglio rientra in talmente tante che l'unica cosa che mi sento di fare e dire, ascoltatelo. Mica pretendo vi piaccia, di sicuro questa ora di musica è totalmente inedita. In tutti i sensi. [ file under: prog post-rock ]
IVY "In the clear" E-card (cartolina elettronica) di presentazione dell'album con alcuni samples, disponibile nel sito dell'etichetta Nettwerk. Quarto album se si esclude il cd di sole cover versions Guest room. Dieci canzoni composte ed interpretate da Dominique Durand, Andy Chase e Adam Schlesinger (già vocalist del gruppo power pop Fountains of Wayne). Una botta di solare alternative pop. [ file under: perfect pop ]	IDA "Heart like a river" Indie folk pop band attiva al 1992 e giunta ora al nono album. Undici nuove canzoni. Mine la mia preferita. Ida file under: Galaxie 500, Low, Beekeeper, Mojave 3, Mazzy Star, Codeine e la lista potrebbe continuare ancora. [ file under: alternative rock ]
JAGA JAZZIST "What we must" Da più parti indicato come disco a nome unicamente del gruppo Jaga, a specificare ancora di più che la matrice jazz stavolta è meno importante. Una equazione definisce sinteticamente il contenuto di questo album. TNT : Tortoise = What we must : Jaga. [ file under: prog post-rock ]	MAXIMO PARK "A certain trigger" Next big thing. I nuovi Franz Ferdinand di Take me out? Una versione moderna degli Stranglers di No more heroes? I Roxy Music di Virginia plain? Gli Smiths di This charming man? A piccole dosi questo ho sentito nel disco d'esordio dei Maximo Park licenziato dalla sempre meno anzi praticamente per niente elettronica Warp records. Però c'è un ma. A differenza degli album d'esordio delle recenti next big thing della stampa inglese e di conseguenza di casa nostra, Franz Ferdinand e Bloc party, qui sono riuscito ad arrivare alla fine. Un motivo ci sarà.[ file under: indie sounds ]
NEW ORDER "Waiting for the sirens' call" C'era una volta un grande gruppo post-punk inglese chiamato Joy Division. Un gruppo in procinto di conquistare il mercato discografico americano se non fosse sopraggiunto il suicido del cantante, Ian Curtis. Il Nuovo Ordine risorse dalle ceneri del gruppo. Otto albums in quasi venticinque anni di onorata carriera. Un disco atteso dai fans, quest'ultimo, Aspettando il canto delle sirene. Dimenticate i New Order all'avanguardia della musica inglese. Dimenticate le sorprese, in questo disco ci sono soltanto (soltanto?) undici canzoni pop. Prendere o lasciare. Di più non posso. My favourite band ever, dopo i Joy Division. Nel 2005 Barney, Steven, Peter ancora a cavalcare la cresta dell'onda. [ file under: form and substance ]	POPULOUS "Queue for love" Secondo album per l'italianissimo Populous disponibile da pochi giorni. E ancora le stesse sonorità glitch-hop che avevano caratterizzato Quipo, l'esordio datato 2002 del ventitreenne leccese Andrea Mangia. Dodici nuovissime tracce, tre delle quali con ospiti speciali alle voci le voci di Giardini di Mirò, Studio Davoli e Clouddead. Un beat ritmico compatto e multiforme. Un disco perfetto per gli amanti del Boards of Canada sound. [ file under: morr music ]
OUT HUD "Let us never speak of it again" Se partite dalla traccia numero nove, quella dall'emblematico titolo Dear Mr. Bush there are over 100 words for shit and only 1 for music fuck you Out Hud, probabilmente vi sembrerà di aver inserito nel lettore cd il disco dei !!! (Chk Chk Chk). Nulla di strano, il collettivo Out Hud è un ibrido di membri di !!! e Lcd Soundsystem. Mutant disco. [ file under: chik chik chik ]	TAHITI 80 "Fosbury" When I look into your eyes I see a yellow butterfly. Questo era il ritornello killer del singolo Yellow butterfly dal primo album del quartetto francese, Puzzle. Your eyes are like an open book, one can tell everything from the way you look. Questo lo zuccheroso refrain da Open book una della canzoni contenute nel secondo album Wallpaper for the soul. A leggere queste poche righe non si può negare che i Tahiti 80 manchino di dolcificare la loro musica. E continuare a banalizzare i titoli delle canzoni (cfr.: Something about you girl, Your love shines, Paradise). Scherzi a parte, il loro nuovo album può benissimo fungere da sottofondo per un aperitivo o essere ideale compagno di viaggio in auto. Perchè, e specialmente d'estate, si può aver bisogno di un dischetto spensierato e sbarazzino. E questo lo è senz'altro. [ file under: poppy french touch ]
ARCHER PREWITT "Wilderness" Non hai bisogno di un album pieno di musica quando, per un intero pomeriggio, vorresti ascoltare solo gli ultimi due minuti scarsi del terzo brano e i sei e mezzo della traccia numero otto, Cheap rhyme, da Wilderness, l'ulltimo disco di Archer Prewitt. Un disco uscito quasi in contemporanea con il nuovo lavoro di Sam Prekop Who's your professor?. Sia Archer che Sam sono ex componenti dell'ormai sciolto supergruppo post-rock di Chicago, The Sea and Cake. [ file under: deep forest ]
MASHA QRELLA "Unsolved remained" Tastierista nei Mina, gruppo teutonico dedito ad una elettro-synth pop figlia di sonorità primissimi Cure. Chitarrista e bassista nei Contriva, sempre teutonici dediti invece al rock alternativo. Masha che sente la necessità di uscire dai territori perlopiù strumentali dei gruppi madre. Masha canta, anche. Masha che però il meglio di sè lo darà al terzo tentativo. Ne sono certo. [ file under: morr music ]