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world music |
FEBBRAIO
2005 |
MARZO
2005 |
A GUY CALLED GERALD "To all things what they..." Buono ma nulla di nuovo sotto il sole, compresa la presenza della poetessa urbana Ursula Rucker. [ file under: nu soundz ] |
BLOC PARTY "Silent alarm" Equamente divisi tra Joy Division, Gang of Four, The Cure e Sonic Youth, nell'attingere le influenze musicali il quartetto londinese giunge all'atteso album d'esordio, dopo alcuni ep d'assaggio. Detto questo mi sembra superfluo spiegare dove il gruppo va a parare a partire dall'iniziale Like eating glass che non può non far ricordare ai più grandicelli il più famoso brano della band di Ian Curtis. [ file under: english wave ] |
ALOHA "Here comes everyone" Disponibile finalmente anche in Europa il nuovo cd del gruppo che dovrebbe/potrebbe fare breccia nel cuore degli amanti del progressive rock. Ci riuscirà? [ file under: neo progressive ] |
DOVES "Some cities" Manchester. Inghilterra. I Doves al terzo album in cinque anni. Trio risorto dalle ceneri, ed è il caso di dirlo visto che le matrici di un loro album rimasero carbonizzate in un incendio, dei SubSub i quali ebbero una certa notorietà nell'ambito della musica house balearica in voga verso la fine degli anni novanta. Nel 2000 un bel taglio netto alle sonorità dance con la pubblicazione del primo album Lost souls. Nel 2003 con il secondo album, Last broadcast meno efficace a livello di composizione del precedente ma comunque valido, prosegue la marcia di allontanamento dalle sonorità ballabili. Ora la difficile prova del terzo album. Prova superata brillantemente soprattutto in virtù della magnifica seconda parte. [ file under: indie sounds ] |
BOLA "Gnayse" Darrell Fitton esordisce nel 1995 con un dodici pollici per la Skam records ed appare nella seconda raccolta della Warp della serie Artificial Intelligence. Nel 1998 pubblica l'album d'esordio Soup sotto l'alias Bola. Ora il terzo album. Un impressionante sintesi di musica ambient e post-techno parente di quella proposta dai compagni di etichetta Autechre e Boards of Canada. Bola, quando la musica elettronica non è assolutamente fredda. [ file under: new electronica] |
HARMONIC 33 "Music for film television and radio vol.1" Harmonic 33 è la creazione di David Brinkworth e Mark Pritchard. Quest'ultimo, per chi non lo sapesse, compagno di mille avventure elettroniche del partner Tom Middleton. Global Communication, Reload, Link, Jedi Knights etc. Un radicale passo indietro nel tempo ed un'altra gemma da casa Warp records. Non elettronica nè hip hop ma più organica. Contrabbasso, archi, piano per ricreare in quaranta minuti le atmosfere da film noir anni trenta, le sensazioni da Attenti a quei due, il circolo musical-vizioso di Angelo Badalamenti alla corte di re David Lynch. Ipnotica musica per film, televisione e radio. [ file under: old electronica] |
HAROLD BUDD "Avalon sutra" Fino a quando puoi trattenere il respiro davanti ad una foto di copertina così? Immagina. Un inverno che si trasforma in primavera. Una giornata di sole. I colori e le fragranze dei fiori primaverili. Primule e margherite. Il mormorio della natura. Una musica. Qualche sporadica nota gettata sul pianoforte, un timido violino, un violoncello. Nessuna urgenza. Relax your mind and your body will follow. Il nuovo sublime ed ipnotico album Avalon Sutra del pianista minimalista Harold Budd. Da inserire nella propria collezione di dischi accanto al plateaux di specchi e la perla incisi con il socio Brian Eno, l'amabile tuono solitario e la sua collaborazione, melodica e lunare, con gli amici Liz, Robin e Simon alias il trio inglese Cocteau Twins. It's steeper near the roses. [ file under: classic ambient ] |
KHONNOR "Handwriting" Americano e soltanto diciassettenne questa la sua carta d'identità. Un piccolo grande disco da un piccolo grande fenomeno. Struggente, etereo, pacato e notturno. Radio Dept. Low My bloody valentine Fennesz i primi nomi che vengano in mente ascoltando l'album. Un album manifesto folktronico. [ file under: glitches & pop ] |
CHEMICAL BROTHERS "Push the button" Nuovo album per il duo inglese. Non male il singolo di apertura, il problema (mio) è arrivare all fine del disco. Do we really need another chem bros album? Io no. [ file under: break & beat ] |
PASTEL VESPA "Takin' the back roads" Uno dei dischi più chiacchierati del 2004, nelle pagine musicali virtuali e non, è stato senza ombra di dubbio, il primo album dei Nouvelle Vague. Domenica spostando la polvere in soggiorno mi sono soffermato all'altezza della mia collezione di cd editi dall'etichetta madrilena Siesta records. Ho preso in mano il penultimo album di Pastel Vespa. Un album pubblicato già tre anni fa con lo stesso intento finale del gruppo poco sopra menzionato. Vestire le canzoni con un bel tailleur exotico lounge e novabossa. Nouvelle Vague specializzati nel recupero di brani new wave, Pastel Vespa specializzata nel recupero e stop. E` di pochi giorni la notizia dell'uscita del nuovo album di Pastel Vespa. Dieci nuove cover versions. White wedding, Enter sandman, When doves cry, Let's go to bed fra le altre. La chicca, Blue monday dei New Order con l'intro ed il refrain costruito sulle note di Love will tear us apart. [ file under: lounge & exotica ] |
MAXIMILIAN HECKER "Love sleep" Canzoni. Evidenti influenze che spaziano tra Sigur Ros e (perdonatemi ma io ogni tanto ci sento loro) Queen ed una spruzzatina di malinconico e melanconico pop britannico. [ file under: alternative pop ] |
CHRISTINA ROSENVINGE "Foreign land" Come passare da spanish pop star da stadio ad introspettiva interprete. Christina y los Subterraneos, il nome del gruppo di latin folk-rock con cui Christina esordì nel 1991. Elegante, sofisticato, ipnotico, etereo gli aggettivi per definire Frozen pool, il suo debutto da solista datato gennaio 2001 e prodotto dai sonici Lee Ranaldo e Steve Shelley. Inaspettato, almeno da me, giunge adesso il secondo capitolo Foreign land. Christina canta soavemente, quasi sussurra, otto inedite fragili canzoni acustiche. Un perfetto album pop-folk, ideale per riscaldare gli animi di questo (ancora) freddissimo inverno agli sgoccioli. Lovely. [ file under: alternative pop ] |
LCD SOUNDSYSTEM "S/T" The next big thing? Così dipingono questo disco nelle riviste specializzate. Disco che abbraccia numerosi generi alternativi. Suoni deep house, electro, alternative rock e quasi ambient (l'ultimo pezzo del primo cd un chiaro tributo a Brian Eno). [ file under: nu electro ] |
SAVATH & SAVALAS "Manana" Mini album per Scott Herren, conosciuto anche con lo pseudonimo di Prefuse 73 sempre a casa Warp ma con ritimiche elettronico hip hop, dopo la collaborazione a due con la cantante Eva Muns che diede vita, lo scorso anno, all'album Apropa't. Personalmente lo preferisco all'album vero proprio in virtù delle sperimentazioni taglia e cuci presenti. [ file under: electro-saudade ] |
LEMON JELLY "64-95" Terzo assemblaggio easytronico per Lemon Jelly. Stupendo packaging. Packing che rimane più impresso della musica. Un paio di tracce veramente carine ma l'impressione di già sentito in tutto il disco. [ file under: easytronica ] |
THIEVERY CORPORATION "The cosmic game" Quarto album del duo Garza & Hilton, maestri del bossa lounge downtempo sound. Ospiti d'eccezione quali i Flaming Lips, Perry Farrell e David Byrne. I soliti ingredienti jazz, dance, dub, reggae e beats elettronici, sonorità latina ed indiane. Il loro album più completo e genuino, forse il loro capolavoro. Superba la quinta traccia, Satyam Shivam Sundaram. [ file under: downtempo ] |
LOW "The great destroyer" Tredici nuovissime canzoni per il trio di Duluth, Minnesota. Nuovo produttore, David Friedmann e nuova etichetta, la SubPop. La matrice compositiva del trio è rimasta la solita anche se bisogna sottolinearlo, il sound è qui leggermente più ricco e orientato verso la forma canzone. [ file under: alternative rock ] |
PATRICK WOLF "Wind in the wires" Piccoli uonimi crescono. Un altro giovanissimo, Patrick poco più che ventenne e al secondo album, si affaccia sulla scena musicale mondiale. Viola, violoncello, rumori e suoni di sottofondo prettamente elettronici. [ file under: neo acoustic ] |
MERCURY REV "Secret migration" Ultimo album logica conseguenza al precedente All is dream. Sempre più pop e sempre meno psychedelico. [ file under: neo psychedelia ] |
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SKYGREEN LEOPARDS "Life and love in sparrow's meadow" Neo folk parte prima. Quarto album per il gruppo, il primo su Jagjaguwar. Trentaquattro minuti di musica pastorale molto vicina a quella proposta dagli Animal Collective. [ file under: neo folk ] |
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EMILIANA
TORRINI "Fisherman's woman" Dopo cinque lunghi anni Emiliana giunge al secondo capitolo della sua storia musicale. Album completamente acustico. La mia impressione è ascoltare la versione unplugged del primo suo album. Primo album invece poteva essere scambiato per il sequel di Debut della conterranea Bjork. [ file under: icelandic acoustic ] |
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THIS
IS...TUNNG "Mother's daughter & other songs" Neo folk parte seconda. Pigre chitarre acustiche, synth folktronici, un cantato sghembo alla Beta Band. Questo e molto altro nel debutto del duo londinese Tunng. [ file under: neo folk ] |